Gli esami, dice l’eurodeputato che proprio oggi compie 49 anni, hanno mostrato che “Non c’è coagulo di sangue nel cervello. Al momento mi sento lucido, felice e sorridente come sempre. Resterò ancora per un po qui per precauzione, ed effettueranno altri esami per sincerarsi che sia tutto sia a posto. Al momento lunica noia è che sento un po’ di intorpidimento sul lato sinistro della faccia”. Un compleanno da ricordare quello delleuroparlamentare dell’Ukip (oggi 49enne) Steven Woolfe, ricoverato durgenza in ospedale per le conseguente d un violento litigio avvenuto durante una riunione di deputati del suo partito al Parlamento europeo a Strasburgo. Come raccontato dalla Bbc, intorno alle 10 di stamattina era stata convocata una riunione dell’Ukip nel corso della quale c’è stata una “turbolenta discussione” riguardo a un presunto colloquio intrattenuto da Woolfe con membri del Partito conservatore. Lalterco ha avuto una brutta escalation e sarebbe proseguito anche fuori della riunione degenerando: Woolfe è venuto alle mani con un altro europarlamentare dell’Ukip. Nel parapiglia di colpi, l’europarlamentare avrebbe sbattuto la testa contro una finestra o una parete, ma si sarebbe poi rialzato. Poco dopo avrebbe avuto un collasso, a seguito del quale sono stati chiamati dei medici e la moglie avvertita di quanto era accaduto. I medici hanno riferito che ha sofferto di due “attacchi di tipo epilettico” e di ritenere che Wollfe avesse subito un’emorragia cerebrale. L’europarlamentare è stato condotto in ospedale dove è stato sottoposto a vari esami, tra i quali una tac cerebrale. Una brutta faccenda che sottolinea anche le forti tensioni che attraversano il partito populista inglese. Appena ieri Diane James, presidente dell’Ukip, ha rassegnato le dimissioni solo 18 giorni dopo aver assunto l’incarico di segretario del partito. Woolfe ha cercato di candidarsi alla presidenza del partito nel congresso di Bournemouth, a settembre, ma la sua candidatura è stata respinta perché presentata troppo in ritardo. Woolfe aveva parlato in quell’occasione di “colpo di stato”.
M.